RENZO FOGLIATA MI SEGNALA QUESTO BEL QUADRO

L'amico Fogliata, memore della mia passione per le uniformi, mi segnala questo bel ritratto di due gentiluomini veneziani datato 1710.
L'autore è Luca Carlevarijs, udinese, precursore dei grandi vedutisti veneziani del Settecento, ma anche valente ritrattista. Questo studio di due "zentilhomeni" della Capitale ne è la prova:


Partendo dal personaggio in uniforme, noto subito una certa trasandatezza, evidente nel gilet (camisiola) sbottonato e nel cinturino che regge lo spadino da uffizial, mal allacciato. Noto anche la fisicità ben poco marziale del soggetto.  Mi viene persino il dubbio che non sia un vero ufficiale ma un borghese che seguiva la moda, in una Venezia sempre più imbelle (per necessità, per perdita di virtù antiche) di travestirsi da militari. E in effetti non indossa il tricorno con il fiocco azzurro che lo identificherebbe come tale. 
Un grande artista, anche inconsciamente, a volte, coglie nell'opera sua la crisi incipiente della società che ritrae, quindi i due personaggi sono in qualche modo complementari. Il facoltoso borghese - forse un nobile? - ormai non è più in grado di produrre una casta militare adeguata, e la sua mano col dito teso verso il compagno in uniforme (vera o falsa che sia) mi pare indichi proprio questo. 
Magari il Carlevarijs non lo sapeva, ma questa potrebbe essere una chiave di lettura con l'occhio di un veneto d'oggi, che paga ancora il prezzo della libertà perduta. 

Millo Bozzolan

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