SUGLI OLTREMARINI "MERCENARI" POCHE IDEE MA CONFUSE

Ritorno sull'argomento, perché lo ritengo uno specchio di quanto sia incomprensibile anche per studiosi di rilievo, capire lo speciale rapporto che intercorreva tra Venezia e le SUE Nazioni (così eran chiamate, ma lo eravamo anche noi padovani o della Terraferma in genere). A Venezia ti eri aggregato in maniera più o meno spontanea, e non rinunciavi a nulla della tua identità pur acquisendone una diversa ed ulteriore, più universale, che era quella di appartenenza  del Commonwealth veneto.
Uno storico siciliano, che si occupò dell'esercito veneziano del 700, Pier Francesco Favaloro, questo lo aveva intuito, forse non avendo pregiudizi, come autodidatta nel campo. Ecco come ci descrive gli Oltremarini:

gli Oltremarini o Schiavoni

Col termine di Schiavoni si definiva tutta quella gente di religione cristiana che viveva in Dalmazia. Furono proprio motivi di ordine religioso che spinsero queste popolazioni, perseguitate dalle invasioni musulmanre, a mettersi sotto la protezione di San Marco che costituì per secoli, il vero durissimo baluardo ai seguaci di Maometto, rappresentati dalla Turchia. 
Nel '700 il termine Schiavone non è più usato nei documenti e viene sostituito dal termine "Oltremarini" con l'aggiunta di "Nazionali" (ndR. ad indicare certamente l'appartenenza alla Nazione veneziana.)
alta montura
Infatti i territori d'Oltremare erano ritenuti parte integrante dello Stato veneto o veneziano e pertanto le loro truppe erano appunto da considerarsi Nazionali e venete a tutti gli effetti e non mercenarie. Concetti semplici, facili da capire, ma incomprensibili a molti storici "progressisti"(o anche di destra) con quel fondo di vena nazionalista risorgimentale per cui Venezia era una succursale dell'Italia tricolore (mentre per molti aspetti ne era invece l'antitesi.)
Del resto, cari storici dalle idee confuse... come li definireste i carabinieri attuali? Dei mercenari al soldo italiano? Dai su, che magari con calma ci arrivate pure voi. 
Il loro attaccamento alla Madrepatria veneziana era particolare e proverbiale, ed è noto che il generale Bonaparte ponesse come condizione per non assalire Verona l'allontanamento da quella città.
Le cronache raccontano che molti di loro piangevano di rabbia alla decisione del Senato di cedere la Città senza combattere.
Il Senato veneziano riconosceva e ricambiava questa loro fedeltà equiparando le loro paghe a quelle delle truppe italiane di Terraferma e in qualche caso, favorendoli.
Il redattore si ferma qua ma chi volesse approfondire il tema può cercare il volume seguente:
L'esercito veneziano del '700, appunti e schizzi, ed. Filippi Venezia Pier francesco Favaloro. 

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