I NEGAZIONISTI RADICAL CHIC VENEZIANI E L'IDENTITA' VENETA NEGATA

LE MASTURBAZIONI INTELLETTUALI NEGAZIONISTE DI...TRE INTELLETTUALI VENEZIANI


Leggendovi, ANZI, lezendove, me vien da dirve solo na roba... andè in mona radical chic (deto a la veneta, sensa cativeria, eh) xe da tremia ani che ghe semo e ghe restaremo altri tremila  
La nostra tenacia e resistensa nel nol disolverse nel senso auspicà dai "risorgimentalisti" (fatta l'Italia bisogna fare gli italiani)  dà fastidio ai "italianisti" che no xe riussidi a anancuar la nostra identità, e che se inventa ormai a ogni pié sospinto "contrasti" secolari tra teraferma e Capital, quando invesse el popolo gera e se sentiva parte de un'unica nazion, da Cambrai in poi. El contadin veronese che se fa inpicar piutosto che abiurar San Marco dizendo a l'imperatore "Mi son marchesco, marchesco voj morir!" solo pochi decenni dopo la nascita del stato da Tera, i popolani che ga afrontà el pionbo dei francesi, nel 1797, quei xe la prova che come Nazion semo senpre esistidi soto l'onbra del Leon.

A meno che el popolo no sia la vera Nazion ma solo na massa de selvadeghi da rieducar, come pensava la vostra antenata De Fonseca Pimentel. LA PLURALITA' DELLE IDENTITA' E' UNA CARATTERISTICA VENETA, CERTO, ma non esclude anzi, si rafforza nel simbolo marciano. 
Noi "venetisti"  la storia la conosciamo meglio di tanti che ci campano su travisandola.

W San Marco, per sempre.  Mi credean morto, eppur son vivo.

Traduzione per i non veneti: 
Leggendovi mi vien da dire solo una cosa... "andate in mona" radical chic (e lo dico alla manier aveneta, senza cattiveria, eh) sono già tremila anni che ci siamo e resteremo qua altri tremila :) .
La nostra tenacia e resistenza nel non dissolverci nella maniera auspicata dai "risorgimentalisti"(fattal'Italia bisogna fare gli italiani) dà fastidio agli "italianisti" che non sono riusciti ad annacquare la nostra identità, e che si inventano ormai, ad ogni pié sospinto "contrasti secolari tra Terraferma  e Capitale, mentre invece il popolo era e si sentiva parte di un'unica Nazione, pur diviso in tnate piccole Patrie, da Cambrai in poi. 
Il contadino veronese che si fa impiccare davanti all'imperatore austriaco piuttosto che abiurare San Marco dicendo "Io sono marchesco e marchesco voglio morire!" solo pochi decenni dopo la nascita dello Stato da Terra, i popolani che hanno affrontato il piombo dei francesi, nel 1797, quelli sono la prova che come Nazione siamo sempre esistiti sotto l'ombra del Leone. 

..A meno che il popolo non sia da considerare una vera Nazione ma solo una massa di selvatici (ubriaconi magari), come pensava dei "lazzari" la vostra antenata De Fonseca Pimentel. 
LA PLURALITA' DELLE IDENTITA' E' UNA CARATTERISTICA VENETA, CERTO, ma non esclude, anzi, si rafforza, nel simbolo universale e unitario marciano.  
Noi "venetisti" la storia la conosciamo meglio di tanti che ci campano su travisandola. 

W San Marco, per sempre. Mi credean morto, eppur son vivo.

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