I LONGOBARDI FEROCI ACCENTRATORI FEUDATARI?

NOBILI LONGOBARDI
Offro alla vostra riflessione questo ulteriore contributo sull'apporto longobardo alla storia veneta e italiana.

Franco Rocchetta Roni . . . è dagli anni del "Risorgimento" che si fanno carte false per amplificare e magnificare all'inverosimile delle eredità "longobarde" (vere, presunte, ed anche costruite a tavolino) a scapito delle realtà venete.
I Longobardi sono stati i primi veri unificatori dell'Italia, e - ancora prima dei Franchi - i veri creatori del feudalesimo.
Così i "Longobardi" sono in buona compagnia con «i Celti reinventati qualche anno fa» e presi per veri da tanti amministratori veneti poco informati.
(Cfr. M. Vaglio, Celti, Greci e Fantasmi. L'immagine dei Celti dai Greci ad Asterix, in Anemos/2, 2001).
Proprio per questo, da Napoleone I in avanti, ed ancora oggi, i "Longobardi" sono stati e sono utilizzati surrettiziamente per mettere in piedi e consolidare uno Stato italiano unitario, di fatto feudale, centralista.
I "Longobardi" sono cioè specchio e strumento di forze e di interessi estranei ed ostili all'universo dei valori repubblicani veneti di buon governo, di giustizia e di equilibrio sociale, di serenità e di benessere diffuso.
E non è un caso che le ben più ampie e profonde e positive eredità gotiche siano sistematicamente taciute o mistificate per far spazio a scenografie "longobarde" di cartapesta.
[ Possono risultare comunque interessanti, sia per la ricca documentazione offerta, sia per i risvolti propagandistici, la mostra «Longobardi. Un popolo che cambia la storia» (a Pavia fino al 3 Dicembre, a Napoli dal 15 Dicembre al 26 Marzo, ed a San Pietroburgo da Aprile a Luglio) ed il catalogo dallo stesso titolo ].
Bon tègio,
buon lavoro !
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Sui Longobardi
"Quando arrivano i Longobardi
Arrivano nel 568 d.C. dalla Pannonia sotto la guida del re Alboino. Dopo aver superato le Alpi conquistano diverse città fino a stabilirsi a Pavia che diventerà la loro capitale. Scendono poi nell'Italia centrale e meridionale creando i ducati di Spoleto e Benevento.

Come si comportano
Inizialmente furono molto feroci con la popolazione locale: uccidevano, saccheggiavano e sterminarono praticamente quasi tutta la classe dei proprietari terrieri romani.
Oltre a questo se la presero anche col clero cattolico, uccidendone i rappresentanti che si videro costretti a cercare salvezza nei territori occupati dai Bizantini.
In un secondo momento i Longobardi iniziarono a fondersi con i Romani dando vita a quella che viene chiamata società mista (cioè una società composta da persone di origini e culture differenti)."

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