'Sa sucede in Catałògna? Dòpo del voto

Un tribunale spagnolo ha deciso la carcerazione preventiva per i due più popolari leader indipendentisti, Jordi Sánchez e Jordi Cuixart, provocando forti reazioni e proteste
Dalla Catalogna continuano ad arrivare scenari inquietanti ma interessanti per la politica veneta. 

Dirito formałe contro el dirito de sostança - Mentre, dopo il voto dell'1 ottobre, il Presidente catalano ripete le richieste di dialogo, le autorità spagnole continuano sulla strada della chiusura, insistendo nel rispetto (formale) del Diritto che nega il (sostanziale) diritto di esprimere democraticamente le proprie richieste. 

Tribunałi al pòsto de ła połìtica - Le autorità spagnole hanno infatti disposto l'arresto di due leaders indipendentisti catalani e sottoposto alla libertà vigilata il comandante dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana che si era rifiutata di prendere le armi contro la popolazione nello stesso giorno in cui invece la polizia spagnola aveva letteralmente sparato negli occhi ai cittadini disarmati che volevano votare. 

Acuxai... de cosa? I leader indipendentisti sono accusati di «sedizione», reato che per il codice penale spagnolo richiede la presenza di manifestazioni «tumultuarie», mentre tutti hanno notato che le manifestazioni catalane - in difesa di altrei 14 politici catalani arrestati il 20 settembre - erano state sostanzialmente pacifiche. 

Avertimento par Puigdemont - Nei giorni scorsi, un alto responsabile del Partido Popular di Madrid aveva "avvertito" che Puigdemont potrebbe finire come Lluís Companys, il presidente catalano arrestato e fucilato dai franchisti nel 1940. 

Union europèa fiaca - Dal punto di vista del nostro Paexe gli eventi sono un'interessante test della scarsa capacità europea di far valere i diritti fondamentali dei popoli su cui, sulla carta, si vanta di essere fondata. Al sostanziale silenzio di molti Stati europei si oppongono le dichiarazioni di sostegno ai Catalani da parte di politici britannici, sloveni, delle Fiandre, della Scozia, della Val d'Aosta, dal Consiglio regionale della Sardegna e - già nel 2015 e 2016 - da ripetute dichiarazioni dell'assemblea legislativa del Veneto. La risoluzione n°27/2016 dell'organo legislativo veneto era poi stata rilanciata e fatta propria da 300 sottoscrittori di diversi Paesi europei facendola diventare nei fatti una dichiarazione internazionale. Tace l'Europa degli Stati, parla l'Europa delle nazioni senza Stato.

La violenza viene dal centralismo - a fronte delle pacifiche masse di cittadini catalani, le decisioni di procedere a colpi di polizia e tribunali da parte di Madrid mostra come la violenza non venga dal separatismo bensì com'essa provenga dagli unionisti. Nei Balcani furono i centralisti di Belgrado a muovere per primi l'esercito. A Venezia nel 1997 lo sproporzionato schieramento di forze speciali italiane ed elicotteri contro la scalata al campanile fece il giro del mondo. Oggi l'uso creativo del "diritto per scopi distorti" (punire il voto) da parte degli unionisti di Madrid conferma che la violenza viene dal centralismo.

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