SPERIAMO DI SERVIRE A QUALCHE COSA ANCHE NOI, NEL NOSTRO PICCOLO

I dati delle letture totali dopo un anno di attività del blog  che Google mi fornisce con aggiornamento giornaliero, sono quelli riportati sotto :

Visualizzazioni di pagine: oggi
604
Visualizzazioni di pagine: ieri
2.049
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
43.014
Visualizzazioni di pagine: tutta la cronologia
1.122.538
Direi che ci ripagano degli sforzi notevoli che ogni giorno compiamo per la diffusione della nostra storia, che è una memoria condivisa anche dai lombardo veneti, dai fratelli friulani, dagli abitanti della ex Dalmazia veneta. E dai Veneti della dispora. Anche per questo scriviamo in italiano, e non in un veneto di cui manca ancora tra l'altro una codificazione accettata da tutti.
Un milione e centoventiduemila letture.. si fa persino fatica a scriverlo. 
Credo che le cifre parlino meglio di ogni cosa, a chi di tanto in tanto, ci taccia di essere dei "tastieristi" che non combinano niente, mentre altri, col loro attivismo, promuovono le manifestazioni che quando va bene raccolgono qualche centinaio di persone, sarebbero determinanti.
Ben vengano, eh.. ma non basta. 
Invece noi che lavoriamo con il  blog, pensiamo che il lavoro nostro serva proprio a creare le condizioni perché un poco alla volta le piazze, piazza san Marco a Venezia, ad esempio, si riempiano come le strade della Catalogna, e la forte identità inconscia che ci ha permesso di arrivare fino alle soglie del terzo millennio della nostra storia, diventi come un fiume carsico che esce di colpo allo scoperto, trascinando tutto il popolo a diventare di nuovo Nazione, e magari, chissà. stato indipendente. 
E' inutile che torniamo a citare Orwell: il fatto che la scuola italiana ci tolga il nostro grande passato o se ne appropri indebitamente dovrebbe far capire quanto sia importante farlo conoscere. E riappropriarcene.
Ora, anche grazie all'amico e collaboratore Lucio Furlan che cura la visibilità del blog su Twitter, siamo seguiti da persone anche di rilievo, in vari campi, che magari non la pensano come noi, ma che ci fa piacere aver coinvolto in qualche maniera. Questa è la strada principale, e chi vuole guidare i Veneti verso il mare profondo della Libertà, deve prendere coscienza di questo ed essere il primo ad aver chiaro da dove veniamo, da dove nasce il nostro fiume, che ha un percorso lungo tremila anni. Altrimenti rischia solo di fare il piazzista di valori e cose inesistenti.

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