L'IMPRECISIONE STORICA DI RETE VENETA E I VENETICI

L'amico Lucio F. mi chiedeva un paio di giorni fa dei chiarimenti su quanto era apparso su Rete veneta, che pubblica una sorta di almanacco storico. Cosa in sé molto lodevole, però nel caso della foto è incorsa in un errore (capita a chi si dà da fare, chi non fa nulla non sbaglia mai, meglio sbagliare e fare).

Riguarda l'imperatore Carlo Magno, che a quell'epoca era già morto da decenni: questo grande personaggio di stirpe barbarica, considerò l'impero da lui creato un feudo personale, essendo privo della mentalità propria ai romani (e che sarà poi anche dei veneziani) della visione dello stato come "res publica"cioè appartenente a tutti i suoi abitanti.

Alla sua morte perciò l'impero venne suddiviso tra gli eredi e all'epoca del trattato con i Greci (altro termine non corretto, meglio dire con l'Imperatore Romano d'Oriente, o con i bizantini) la zona che comprendeva l'Italia del nord era sotto il dominio di Carlo il Calvo.  Il quale stipula un trattato col basileus Teofilo " il quale si impegna  a rispettare i possedimenti dei venetici nella terraferma imperiale."  Così scrive Giovanni Distefano.

I venetici erano i veneti della laguna chiamati così da Bisanzio per distinguerli dai veneti di terraferma, e il trattato riguardava probabilmente  i bordi della laguna. Ancora i venetici dipendevano formalmente dall'impero d'oriente, ma erano del tutto autonomi tanto da aver mosso guerra ai longobardi della terraferma in maniera autonoma, già un secolo prima (Paolo Diacono ce lo racconta) .
E' interessante notare come il termine greco Venetkos (Venetici) abbia stretta assonanza col termine antichissimo "VENETKENS" con cui si appellavano i Veneti dell'età del bronzo, come si legge nella stele di Isola Vicentina.
Una storia la nostra, che ha una continuità straordinaria, che dura da 3200 anni. Alla faccia di chi "ne dise che semo solo italiani"


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