IL SIGNIFICATO DELLO STEMMA DEL CADORE NEL QUADRO DEL VECELLIO

Di Xorzi Veneto Levorato




Il Cadore è stato da tempi immemori il confine naturale delle terre venete ed il baluardo di difesa dalle possibili invasioni da settentrione.

La catena stesa tra i due castelli simboleggia il confine a testimoniare la vitale funzione di protezione dei confini attribuita a questa terra.

Il fatto che ne sia rimasta memoria nei secoli e nei millenni è dovuto all’isolamento naturale del Cadore ed alla naturale istinto degli abitanti di conservare gelosamente usanze e tradizioni.

Da ricordare che la sostituzione del tiglio con il pino è avvenuta in concomitanza con le occupazioni francesi di inizio 1800 nel tentativo di portare la modernità (si chiedevano infatti perché fosse usato il tiglio come simbolo di un luogo dove prevalgono i pini). Non ho ben capito se sia stata la popolazione a decidere il cambiamento o se siano state le nuove autorità occupanti francesi ad imporlo.

Il quadro a cui ci riferiamo è quello conservato nella sede della Magnifica Comunità del Cadore, oggetto di altra nota. Aggiungiamo a completezza quanto riportato nel libro di Giovanni Fabbiani "Breve Storia del Cadore" edito dalla Magnifica Comunità stessa:


Circa dal Quattrocento lo stemma del Cadore è composto da due torri con in mezzo un abete legato alle torri da una catena. Le torri ricordano i castelli di Pieve e Botestagno, la catena significa l'unione di tutta la Regione (l'albero era forse in origine il tiglio intorno al quale si si riunivano le assemblee popolari dei capifamiglia).

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