"METTER LA FIRMA" NELL'ESERCITO VENETO.

allievo uffizial di Verona 1784
Metter la firma, per un soldato veneto che volesse aspirare al ruolo di "sargente"e poi magari arrivare a far "l'uffizial" non era certo facile. Ennio Concina (le trionfanti armate venete) ci spiega il perché:
la meta a cui tendeva il fante, quella cioè di raggiungere il grado di capitano, si toccava, secondo i regolamenti dei primi del secolo diciassettesimo, dopo tre anni di guerra, almeno, come ufficiale di compagnia, il che vuol dire un considerevole numero d'altri anni di rischio ed avventura dietro alle spalle, oppure cinque anni di alfiere o sergente nella tormentata piazza di Candia.
fante difesa di Corfù 1716
E per tutto il secolo, fino al primo quarantennio del successivo, lo spuntone d'ufficiale si raccolse a Candia, in Morea, a Cipro.
Fu solo dopo quest'ultimo episodio bellico che la Serenissima volle vedere sotto ogni aspetto la formazione dei propri ufficiali. Si emanarono nuove disposizioni a più riprese ma sopratutto si aprirono le due scuole ufficiali di San Marco. Una  a Verona, e la scuola militare di Zara, nel 1784.
E per chi non fosse entrato nelle scuole militari, la carriera inerente sarebbe stata molto difficoltosa.
fanteria del 1750 museo Bottaccin Padova
Il soldato poteva, per meriti, buoni costumi, e purchè sapesse leggere e scrivere, diventare caporale e poi sergente, dietro attestazione del proprio capitano, e degli altri ufficiali di compagnia, ed era chiamato questo certificato "Formula di Fede".
"Attestiamo Noi Sottoscritti, con  nostro Giuramento, e vincolo d'Onore che il Soldato o il Caporale N.N. di ottimi costumi, di onesto parentado, non ha giammai subito alcuni dei castighi indicati nell'articolo I della Venerata Terminazione del... né alcuna delle Eccezioni espresse all'Articolo II della stessa, che si è ancora dimostrato superiore ad ogni altro nelle cognizioni riguardanti i posto a cui aspira, e che per fine è sufficientemente istruito nel leggere, nello scrivere, etc... "

Ma non era candidabile  chi avesse servito come musicante "Piffero, Tamburo, Trombetta" o avesse fatto il Bettoliere. (Bettoliere era il gestore dello spaccio militare, che preparava a pagamento polenta e altro o serviva vino, nella "bettola" appunto, della caserma. Ancora oggi, bettola indica un locale di infimo ordine, e questa ne è l'origine ndR).
Inoltre, il "basso uffiziale" che si fosse maritato, vedeva irrimediabilmente bloccata la sua carriera.

Commenti