L'ORIGINE DEL CARRO DA TRASPORTO COMUNE A CELTI E VENETI

CARRO dei Celti
Celti e Veneti, per i latini avevano costumi molto simili, e una riprova la ritroviamo nell'uso del carro, la cui forma è ripresa nelle famose situle, per i Veneti, e in resti archeologici, anche per i Celti. Quanto leggerete sotto, quindi, vale anche per noi:
Bisogna riconoscere, malgrado le affermazioni degli autori antichi (Strabone, Cicerone o Tacito, a proposito piú particolarmente dei Germani), che queste popolazioni del centro e dell’occidente dell’Europa sono perfettamente in grado di praticare l’agricoltura: le loro incontestabili
e questo è il carro veneto per passeggeri
predisposizioni per le attività belliche lasciano posto ad attività piú pacifiche: la stessa natura delle terre da loro abitate li porta d’altra parte a considerare in modo diverso rispetto ai paesi mediterranei il modo, per esempio, di lavorare la terra, o anche di fondare sulle risorse a loro disposizione una economia un po’ diversa da quella mediterranea, con ordinamenti originali e tecniche altrove ignorate o trascurate.
Anche l'uso del vomere, che poi diventerà di ferro, ci era in comune
Si tratta di una società in gran parte agricola, che ha a sua disposizione due ricchezze, elementi di un paesaggio molto difforme da quelli abituali nel Mediterraneo: la prateria e la foresta. L’ingegnosità dei Celti, nel momento in cui queste popolazioni perdono, l’una dopo l’altra,la loro indipendenza, si manifesta in tutti i campi e soprattutto in quello agricolo, in cui si devono loro ascrivere delle invenzioni meccaniche, come il grande aratro a ruote, una specie di adattamento del carro, illustratoci da Plinio, Naturalis Historia, XVIII, 171, 3: una curiosa macchina mietitrice, descritta dal medesimo autore (ibid., 296), con una cassa montata su ruote e munita di denti, che staccavano le spighe alla sommità dello stelo.
carro celto-veneto

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