IL TANKO SPARABIGLIE LI SPAVENTA PIU' DEGLI JIHADISTI A VENEZIA

di Matteo Mion
Ai primi di aprile a Venezia sono stati arrestati tre terroristi kossovari che progettavano di far esplodere Rialto. E chi l'avrebbe mai detto che in quella tana di balzani razzisti come il Veneto si annidasse una cellula jihadista?
Proprio nelle vicinanze di piazza San Marco dove solitamente tramano contro l'integrità dello stato italiano pericolosissimi gruppi eversivi denominati Serenissimi?
Indimenticabili le gag della magistratura contro gli indipendentisti armati di tanko sparabiglie: vere e proprie retate con decine di arresti e processi per direttissima.
Persone innocue sono state trattate come terroristi per l'infame protervia di manifestare senza veli e senza armi la nostalgia per una repubblica millenaria e Serenissima.
E' indimenticabile la presenza militare e della Digos a ogni celebrazione del patrono San Marco nella omonima piazza. E mentre lo stato italiano inseguiva da anni lo stuzzicadente dell'inesistente terrorismo indipendentista, a poche calli di distanza una trave islamica era pronta a scatenare l'inferno a Venezia.
"Rialto è piena di miscredenti, mettiamo una bomba, così finiamo in paradiso da Allah!" : da mesi questi signori (si fa per dire) progettavano attentati e- scrivono nell'ordinanza - non si tratta di una cellula dormiente, ma sono ben determinti a colpire."....
Da una parte le pericolose cellule terroriste serenissime auscultate nella loro temeraria convinzione di celebrare un atto eversivo contro lo stato come il referendum popolare dall'altro pericolosissimi jihadisti da arrestare solo poco prima che collochino l'esplosivo. Perché per la sinistra sono personcine per bene fino a prova contraria.

estratto da Venexit,  libro edito da Libero

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