IL "CONDOTIER " SAVORGNAN E I CAVALLI per homeni d'armi.

Il conte Mario Savorgnan, nobile friulano e condottiero della Serenissima, "elenca i paesi dove venivano allevati buoni cavalli per le genti d'armi.
Negli animali di Spagna e del regno di Napoli, questi ultimi giudicati le migliori razze d'Italia, si trovava spirito ed animosità grandi , benché i napoletani avessero più possanza e grandezza. I cavalli frisoni erano forti e grossissimi ma mancavan di coraggio.
Quelli di Danismarca avevano più dell'animoso, ma erano leggeri e più scarichi de' frisoni. I cavalli turchi per esser velocissimi e tolleranti delle fatiche servivano molto bene nella milizia leggera ma non erano così maneggianti et destri come i giannetti di Spagna. 
Volendo far i corsieri per la gente d'arme, il Savorgnan avrebbe accoppiato la cavalla del Regno di Napoli, over frisona con un altro cavallo napoletano, o frisone grosso e ben fondato ma anche con uno del Regno di Spagna.
Anche Alessandro Massari stimava gli animali nati in Italia, dove nascevano cavalli atti per la guerra, bravi di cuore e disposti di forze, tra i quali ve ne erano nel veronese, vicentino, padovano.
da
SOTTO LE BANDIERE DI SAN MARCO le armate della Serenissima nel 600
tavole di Pietro Compagni, testo di Alberto Prelli

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