L'USO DEL VENEZIANO COME "LENGUA" PARI ALL'ITALIANO

di Gianna Marcato
Una caratteristica assolutamente distintiva della Serenissima è l'uso del veneziano come lingua del Foro, che destava scalpore presso i contemporanei, ancora nella seconda metà del '700. 
L'abitudine all'uso della lingua locale, unica in Italia, era legata all'immediatezza dell'arringa, non preceduta da alcuna arringa scritta. 
Il veneziano non rinuncia mai nemmeno a una propria tradizione letteraria, propria di collegamenti interni e continua nel tempo. Anzi la produzione locale assume nel '700 nuovo vigore.
Nella repubblica al tramonto il veneziano trova forza nella produzione di Carlo Goldoni. In un clima culturale irto di polemiche, in una produzione culturale che vede sancito un purismo di tipo accademico faceto, l'esperienza goldoniana è del tutto singolare, destinata ad entrare stabilmente nel costume e nelle tradizioni popolari venete.

La particolarità del teatro goldoniano sta nel fatto di essere lo strumento di comunicazione che l'autore ritiene adeguato, accanto all'italiano, accanto al francese, per coinvolgere un vasto pubblico sostanzialmente eterogeneo.
Egli ritiene la lingua parlata nella sua città ampiamente comprensibile anche al di fuori dei confini della Repubblica, e la usa con una assoluta tranquillità, senza complessi di inferiorità e libero da ogni preclusione.

E' una lingua che proprio per essere aderente al parlato, è libera da fissità grammaticali, e da artificiosità. L'italiano parlato a Venezia e il modello letterssio italiano sono intesi da Goldoni come due complementarietà e il veneziano altro non apare essere che una variante dell'italiano. Ed in questo trova il suo spazio dentro e fuori una Venezia cosmopolita che vive ancora in una dimensione europea.

....Il trattato di Campoformidido chiude la strabiliante parabola di un potere politico e commerciale che è stato enorme: alla fine di tutto ancora il veneziano è straordinariamente presente nel costume della città, destinato a sopravvivere per secoli come importante eredità linguistica di una lunga storia.

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