PER NON DIMENTICARLO MAI
Oggi, 25 Aprile 2017 quando i veneziani celebrano la Solennità della morte
del Patrono, in Piazza San Marco, giriamo la vista attorno e guardiamo attentamente
quello che ci circonda: si ferma lo sguardo in un angolo meraviglioso, dove
sono solennemente posti i Tetrarchi (punto strategico), a metà tra il potere
ecclesiastico ed il potere laico, un punto che guarda al Canal Grande (la porta
d’entrata della connessione tra Occidente ed Oriente), allo stesso tempo di
fronte ai Mori che marcano il Tempo di chi imparte ordini, di fronte al Paron
(il Capanile di Piazza San Marco), di fronte alla Zecca, alla Marciana (la
cultura veneziana) ed alle Procuratie dove si amministrava il Potere.
Posti in un angolo dove li vedono tutti ed allo stesso tempo loro guardano
tutto il movimento dei poteri nella città.
Posti lì da lungo tempo...
Li vediamo come una bellissima opera
d’Arte egizia, ma chi decise che quello era il suo posto fu per ricordare a
tutti che il Potere solo si raggiunge attraverso l’Unione, una mano abbraccia e
con l’altra s’impugna l’arma per difendere in quello che si crede, le proprie
tradizioni, i territori ed i popoli che ne fanno parte.....valori purtroppo che
dà l’impressione che non esistono più e che dovremmo cercare dentro di noi
stessi per impedire che la vecchia Europa scompaia per sempre vittima di un
sistema che non desidera che i valori di sempre abbiano una permanenza
continuata.
Ma i Tetrarchi seguono rammentando quello che si dovrebbe fare per salvare
il nostro mondo.....
Già il nostro mondo.... Chissà che fine farà....In questi anni 2000 ci siamo sostituiti a Dio e pensiamo di essere immortali. Basta solo per un momento soffermarci e guardare il cielo e pensare che siamo in una palla che galleggia in un universo infinito per accorgersi che non siamo nulla.
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