MEZZA QUARESIMA ED I FALO' ANTICHI DELLA DEA.

Di Elena Lizzie

Per dividere il lungo periodo di astinenza e penitenza la festa di Mezza Quaresima ricordava le IDI di Marzo e nel Veneto veniva bruciato un fantoccio come la Vecia il martedì e giovedì. La Vecia spesso tiene fra le mani un fuso ed una canocchia (attributi delle Dee Venete antiche) riempita di uva, castagne, mele, pere e cotognata. In cambio la Vecia (Dea Reitia?) bruciando sul rogo e rinascendo come Cenere fecondatrice della Terra concedeva agli abitanti dei borghi e villaggi dove si svolgeva il rituale i SEMI da dove sarebbe cresciuto rigoglioso l'Anno Nuovo.
TRADIZIONI E FESTE
- Falò e rituale di giovedì grasso per la Mezza Quaresima, sfilate mascherate, preparazione e degustazione dei dolci carnevaleschi;
-Pulizia di fondo delle abitazioni e delle stalle, dei fienili e dei laboratori degli artigiani nella settimana che precede la Festa delle Palme e la Pasqua.
-Sospensione dei lavori agresti nelle campagne durante la Settimana Santa.
-Sostituzione del suono delle campane con il rumore delle raganelle, batocchi o altro da giovedì sera a sabato notte della settimana Santa.
-Si concludono le veglie invernali e le serate dei Filò, con rituali e consuetudini festose.
-Con la luna calante si imbottiglia il vino.
-Ripresa dei lavori agresti, seminata la barbabietola ed erpicatura del grano, postate le piantine di tabacco e seminati i pomodori. Potare ed innestare gli ulivi e leviti. Nell'orto seminare lattuga, prezzemolo, peperoni, carote, cavoli, sedano, pomodoro, mentre le bietole e le cipolle vanno trapiantate.

PROVERBI
Marso suto, pan par tuto.
Co marso resenta, pan e polenta!
A marso ogni mato va descalso.
Neve marsolina dura da la sera ala matina.
Chi ga na vigna soea de marso la poa.
Marso suto, aprile bagnà, beato chi che gà semenà!

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