VENETI E VENEZIANI, STATO DA TERA E LA SUA CAPITALE, ENTITA' SEPARATE?

Un amico mi pone domande stimolanti, che vi giro con le risposte:

Per i veneziani, il dominio da tera era indistinto o erano i veneti? Cioe' in Friuli a Brescia e Bergamo erano veneti o friulani e lombardi?
Erano entrambe le cose ed era chiaro ai sudditi (il termine che si usa anche oggi per gli Inglesi, ad esempio) del tempo, dato che la Repubblica di Venezia era una realtà federata, in cui lombardi, veneti di Terraferma, friulani non cessavano assolutamente di esistere come tali (come oggi nello stato moloch moderno italiano i popoli antichi della penisola tendono a fare, malgrado tutto) . 
Era la Repubblica di Venezia a rispettare i loro statuti, le loro leggi, le loro tradizioni, e proprio grazie a quella libertà, essi si consideravano egualmente "Veneti, o veneziani termini con lo stesso significato). Ma se giravano all'estero avevano un documento di viaggio che li qualificava come "veneti", indistintamente.
Il grande Canova, di Possagno, ebbe a scrivere, dopo la fine dell'indipendenza veneta, sotto il giogo francese, che lui continuava a considerarsi un cittadino veneziano (o veneto).

C'era differenza amministrativa tra Brescia, Padova e Treviso? 
Nessuna differenza: rimando a un bel lavoro divulgativo dedicato all'argomento di Ivone Cacciavillani, sul Dominio di Terraferma. Le città erano considerate capoluoghi di Provincia, a secondo della loro importanza e ruolo storico antico. In tal caso erano rette da un Consiglio locale (che a volte Venezia volle ampliare, per renderlo più rappresentativo, urtando la suscettibilità delle classi nobiliari locali) che faceva capo a un Rettore veneziano e a un "Capitanio" delle milizie territoriali. Le cariche di questi due funzionari erano a scadenza e ruotavano periodicamente. La cancelleria della città (l'insieme dell'apparato burocratico) garantiva la continuità. Nelle città più importanti la burocrazia cancellieresca era in mano a cittadini veneziani,
Nei centri più piccoli il Rettore era anche Capitanio, mentre nei borghi vi era un sindaco o "Meriga" eletto dai capi famiglia.

Se i veneziani avessero conquistato Milano o Torino, li avrebbero considerati dominio da tera come fossero abitati da veneti? 
Sarebbe stato "domino da Tera" certamente e li avrebbero considerarti veneti lombardi e veneti piemontesi. Era naturale per loro riconoscere ed accettare le altre identità, conglobandole in una specie di Commonwealth dove tutti erano anche "british" essendo anche sudditi della Regina (nel nostro caso, del Dose).

Se avessero preso Pisa, via mare,senza collegamento di terra, sarebbe stato parte dello stato da mar o da tera?
In questo caso, propendo per lo Stato da Mar :)

Avrebbero unito l'Italia se avessero potuto?
C'era una idea di veneti o si pensava al concetto di italici in generale?

Non avevano certo vocazioni "risorgimentali" unioniste, esse nacquero in Italia in seguito al "tornado" napoleonico. L'espansione fu una mossa per proteggere i loro sbocchi commerciali, anche se trovò legittimazione, nella Terraferma, per via della storia, dell'antica, primaria, identità venetica che segnava i territori della X  Regio, riconosciuta  anche dalla Repubblica romana.
E se prima i veneziani ci chiamavano "lombardi" (nel medio Evo fummo soggiogati dai longobardi) poi fummo visti come veneti (senza perdere le nostre caratteristiche padovane, lombarde e furlane). Questo accadde dopo la guerra di Cambrai, in cui una massa enorme di popolani, si batté sotto le bandiere marciane, riconoscendosi veneziani. 
Un contadino veronese catturato con le armi in pugno da Massimiliano, disse di preferire la morte dato che "mi soi marcian e marcian voj morir" piuttosto che abiurare il Leon. Lo riferisce il Macchiavelli, ammirato,  che assistette alla scena .
Quanto all'idea di espandersi in tutta la penisola credo che mai fu presente, dato la presenza dello stato pontificio, ineliminabile per uno stato cristiano come era Venezia. Si limitarono a mantenere e difendere  i confini della X Regio, che consideravano legittimi e storici, dopo la terribile guerra di Cambrai.  
All'epoca comunque si pensava a una civiltà italiana comune, che poteva vivere solo  grazie alle tanti capitali e diversità. Cosa unica in Europa. 
E l'Istria i jera considerai veneti o no? Jera stato da mar...
Stato da Tera, assolutamente. Basta procurarsi la carta che ne disegna i contorni "dello Stato veneto  e delle Provincie" edito da Zatta a fine del '700 con "privilegio" del Senato veneto, in cui il confine della Terraferma comprende l'Istria. Anzi, divennero "Veneti" due secoli prima di noi, con la spedizione (e le conseguenti "Dedizioni") del Doge Orseolo, che conquistò anche la costa dalmatina.

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