LAGOLE E LO STRANO DIO A TRE TESTE DEI VENETI

Nel versante occidentale della valle del Piave si trova la località di Lagole, la cui attrattiva è costituita da tre laghetti e varie sorgive. Erano considerate acque medicamentose, e vi furono rinvenuti molti oggetti, depositati nella forma di ex voto. La frequentazione durò dal VI secolo a.C. al IV secolo d,C. ma fino ad epoche recenti, immergersi in quelle acque era  un atto compiuto dalle giovani spose che favoriva la fertilità delle donne.

Oltre a bronzetti, fibbie, alari, spiedi, coltelli in ferro molto numerosi erano i "simpuli", dei mestoli con il manico inciso con brevi scritte in venetico. 
La fama del santuario raggiunse nell'antichità tutta al'area nord orientale adriatica, quella alpina e centro europea. 
Qual'era la divinità sanante adorata a Lagole? Nelle iscrizioni che appaiono su oggetti votivi in bronzo, viene indicata col nome arcaico di Trumusiat o Trubusiat. Nella radice, il tiferimento al numero tre; a rafforzare questo mistero fu rinvenuta una lamina in cui erano raffigurate tre teste.
Dapprima si pensò alla greca Ecate, ipotesi abbandonata poiché il santuario ha una impronta maschile; sono maschili gli ex voto,i dedicanti, e l'interpretazione di epoca romana che parla del culto di Apollo.
Matej Bor, uno studioso sloveno, pensò che Trumuzjat in sloveno significava tre uomini, quindi una trinità divina, poi J. Savli pensò a una divinità che simboleggiava il cielo, la terra, gli inferi. 
Le tracce di questa tradizione si sono conservate ancor oggi nella toponomastica delle Alpi, dove alcune montagne, senza avere tre cime, portano nomi triadici. 
Ad esempio: Pizzo dei Tre Signori a nord di Bergamo, Dreiherm Spize, sulla frontiera italo austriaca, il Triglav, la cima più alta della Slovenia.

Sunto da Santuario dei Veneti antichi, Lagole, Europa Veneta MR. Stellin 

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