LA VICENZA VENETICA, AVAMPOSTO E CONFINE TRA RETI E CENOMANI

“IAS VENETEKENS OSTS KE ENOGENES LAIONS MEU FASTO, in cui si intuisce un personaggio celta venetizzato, del popolo dei Lenii. Provo a tradurre: "meu fasto "sono stato fatto da Osts della gente di Leni del popolo veneto. 
Nel VI secolo prima di Cristo nacque Vicenza (Vicetia), in un posto strategico che collegava il Veneto orientale e la valle del Piave alla pianura veronese e alla valle dell’Adige. Il sito dell’insediamento, in un’ansa del fiume Astico presso la confluenza del Retrone, ripropone la conformazione ideale delle città venete note, quasi isole circondate da corsi d’acqua; nei recentissimi scavi di Strabello degli Stalli è stato rinvenuto un fossato difensivo di grandi dimensioni con tracce di fortificazioni databili nel IV secolo….
Gli interventi più recenti, di carattere stratigrafico,hanno confermato che la città nacque nei primi decenni del VI secolo a.C., incoincidenza dell'avanzata dei Reti verso Verona e degli Etruschi nel mantovano…dapprima si osservano fondazioni di edifici in pali poi in pietra. Il ruolo di avamposto militare verrebbe confermato dal rinvenimento a Sovizzo di un elmo etrusco a calotta e a visiera, cui erano associati frammenti di altri elmi tutti di tipo arcaico, forse provenienti da un deposito votivo (e cioè erano stati deposti in un luogo sacro, come bottino di guerra strappato al nemico).
nobili veneti di Vicetia in corteo

Il ruolo strategico di Vicetia cresce nel V secolo a.C. quandoi celti Cenomani occupano la Lombardia e puntano verso al pianura veronese. Proprio in questo periodo si può collocare la frequentazione del santuario cui si riferiva la stipe votiva rinvenuta nel 1960 in piazzetta San Giacomo. In quella e in altre lamine sono rappresentati sacerdoti o dignitari, atleti, fanciulle in corteo, ma soprattutto guerrieri, già armati in maniera precoce alla maniera celtica. Nella stele di Isola Vicentina è reso esplicito il rapporto del luogo di frontiera con l’inscrizione “IAS VENETEKENS OSTS KE ENOGENES LAIONS MEU FASTO, in cui si intuisce un personaggio celta venetizzato, del popolo dei Lenii.

Luigi Malnati (riduzione del testo) da I Veneti dai bei cavalli pag.62

Commenti

  1. Potrei avere la traduzione di " ias venetekens osts ke enogenes laions meu fausto " ? Grazie

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