LA BANCAROTTA, "CO SAN MARCO COMANDAVA"

FREDERIC C. LANE (storico di fama internazionale) ci racconta:

Le banche di giro esercitavano una funzione così fondamentale (era l'attività di trasferimento del liquido attraverso un credito bancario) nell'attività di Rialto che ogni fallimento bancario aveva effetti così spettacolari che gli affari erano momentaneamente paralizzati. Ma il governo varava immediatamente energici provvedimenti per costringere i banchieri e i loro familiari a rimborsare i loro depositanti, confiscando i beni personali dei banchieri e anche minacciando la loro espulsione dalle fila della nobiltà.

A paragone delle altre città del tempo, Venezia aveva un'attività bancaria relativamente buona e ciò insieme alle sue relazioni commerciali di antica data, fece di essa uno dei più importanti centri finanziari d'Europa, specialmente per il trasferimento internazionale di fondi mediante lettere di cambio.

Le tratte sulle banche veneziane erano usate da Ragusa per pagare i suoi ambasciatori a Napoli, e dai pontefici per pagare le spese ai loro legati al Concilio di Trento. Venezia era stanza di compensazione favorita per il saldo delle partite tra i centri commerciali del settentrione e le altre città italiane.

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