TERZO CENTENARIO DELLA “SECONDA GUERRA DI MOREA” (1715-1718)

Nel 2016 ricorre il terzo centenario dell’epica battaglia di Corfù quando, tra il 6 luglio e il 22 agosto 1716, una guarnigione di poche migliaia di uomini dell’Esercito della Serenissima difese con successo quella fortezza contro un esercito di invasione turco che contava su una forza stimata di circa 30.000 uomini. È quindi giunto il momento di dare uno sguardo ai materiali d’archivio di quegli anni, specialmente materiali e documenti conservati nei Musei Veneziani, svizzeri e tedeschi, per cercare di ricostruire l’aspetto dei militari che formavano quell’armata molto composita, che salvò Venezia da un attacco molto violento portato avanti dalla flotta ottomana.

                                         Johann Matthias von der Schulenburg.

Dopo l’arrivo dei rinforzi all’ultimo momento verso la metà di agosto del 1716, la guarnigione veneziana raggiunse una forza di circa 5.000 uomini composta da Fanteria Italiana (principalmente di Parma), truppe Schiavone provenienti dai territori dello Stato da Mar veneziano, truppe mercenarie (in gran parte tedesche e svizzere), più piccole compagnie di milizie greche locali molto devote alla Serenissima.
Fu questo esercito che, coadiuvato dalla flotta delle Serenissima, il 19 agosto 1716 riuscì a cacciare da un bastione della fortezza di Corfù l’armata turca di invasione, che lo aveva conquistato nei giorni precedenti e che, in tal modo, riuscì a vincere la battaglia e a determinare il destino stesso di Venezia come stato indipendente.
Nei seguenti acquarelli di Arwed Ulrich Koch sono rappresentati:
1 - Il Comandante in Capo dell’Esercito della Serenissima, Maresciallo Johann Matthias von der Schulenburg, basato su un ritratto di Giuseppe Nogari (1699-1736) vicino ad un costume veneziano femminile dell’epoca basato su un quadro di Vittore Ghislandi (1655-1743) e a un messaggero dalmata ricavato da un dipinto di Francesco Simonini (1686-1755) conservato al Museo Correr di Venezia. 
2 - Un granatiere Schiavone tratto da un dipinto di by Antonio Stom (1688-1734) conservato nel Palazzo Mocenigo a Venezia, una recluta Dalmata e un ufficiale del Battaglione Chiesa di Parma, tratti entrambi da dipinti di Francesco Simonini conservati al Museo Correr.
schiavone e fanti del Rgt. Parma
3 - Un ufficiale della Fanteria Veneziana con uno stendardo tipico di questi reparti, tuttora conservato al Museo Bottacin di Padova.
4 - Militari del Reggimento Svizzero Mueller al servizio di Venezia, così come sono stati documentati da Jean Belaubre in un suo articolo pubblicato nel 1969 in “Journal Sabretache”, nonché un costume femminile veneziano tratto da un quadro di Pietro Longhi (1701-1785).
5 - Insegna e stendardo del Reggimento Tedesco “Jung-Oettingen”, attualmente conservati nel Castello di Baldern in Germania. L’uniforme è invece basata su documenti conservati nell’archivio principesco di Oettingen-Wallerstein ad Harburg vicino ad Augusta, sempre in Germania.

alfiere di fanti

6 - Ufficiale e Sergente del Reggimento Tedesco “Preysing” al servizio di Venezia. Le uniformi sono basate su dipinti di Francesco Simonini conservati al Museo Correr.

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