RENZO FOGLIATA VERSUS FEDERICO MORO, STORICO AFFABULATORE, ORGANICO AL PD

Federico Moro in un suo intervento, stabilisce che.. il Veneto (riconoscente) fu ottenuto dall'Italia grazie al valore dimostrato a Custoza (la sconfitta fu irrilevante), e che la flotta austro-veneta di Lissa era in realtà composta da croati.. austriaci e ungheresi, pure questi noti marinai. Pochi pochi i veneti, che poi parlavano anche in tedesco :)


Carissimi,
ho cercato di fornire sintetica risposta a Moro.
Ve la allego. se potete, diffondete anche presso i nostri detrattori.
WSM
Fogliata

Caro Moro,

Lei è uomo colto ed intelligente.

Pur reputando sovente singolari i Suoi punti di vista (uno tra tutti la solita carnascialesca ipotesi complottista sulla morte di Angelo Emo) l'ho sempre letta ed ascoltata con grande piacere.

Spiace tuttavia quel tono albagioso con il quale Lei liquida posizioni difformi dalla Sua.

Tutto per Lei è sciocco e ridicolo.

Non mi metterò qui a smentire punto per punto certe Sue singolari affermazioni, quali quella della "manovra a tenaglia" (bum!!!; addirittura!) di Garibaldi e Medici (quale la grande vittoria? La scaramuccia di Bezzecca?) o della vittoriosa avanzata di Cialdini!!!!!

Sul punto basti ricordare che la cosiddetta avanzata italiana si svolge tutta nella seconda metà di luglio. Gli austriaci sono stati disfatti a Sadowa il 3 luglio. L'Austria ritira il grosso dell'esercito dal fronte italiano a protezione di Vienna!!!! Tant'è che Cialdini (il massacratore di meridionali) avanza in Veneto senza incontrare resistenza e Garibaldi avanza con ben 35.000 uomini ed ha come avversari 10/15 mila volontari sudtirolesi!

Questo, tanto per relegare tra le sonore "sciocchezze" (per usare il Suo linguaggio) l'affermazione dell'ininfluenza della vittoria prussiana di Sadowa. Senza Sadowa l'Italia non si sarebbe mai seduta ad un tavolo da "vincitrice" e non avrebbe mai avuto il Veneto. Esattamente come nel 1859, la battagliola di San Martino senza il massacro di Solferino e dunque senza Napoleone III non avrebbe mai avuto la Lombardia.

Custoza senza conseguenze? Dopo la batosta gli italiani ritornano da dove erano venuti, di là del Mincio, e corrono a proteggere Firenze (chi la minacciava?)! Si faranno coraggio guarda caso dopo il 3 luglio!!! E, pure essendo verissimo che l'Austria usava inviare le etnie combattenti lontane dalle loro terre, è un dato inconfutabile la presenza di alcuni reggimenti veneti a Custoza che si batterono con ardimento e conseguirono numerose decorazioni al valore.

Ma la più grossa è quella dell'elemento etnico degli equipaggi austriaci a Lissa.

Tutto vero sulla politica austriaca in Dalmazia e tutto vero sul mutamento di nome della marina austriaca dopo il 1848. Ma è sufficiente scorrere l'elenco dei caduti e dei feriti austriaci a Lissa (https://it.wikipedia.org/wiki/Vittime_austriache_nella_battaglia_di_Lissa) per scoprire che Lei è in grave errore. Pur essendo in atto una profonda azione di alemanizzazione, i ruoli della marina sono in maggioranza costituiti da nomi veneti, istriani e dalmati (i nomi propri sono germanizzati; ma guardi i cognomi caspita!!! Come lei ben sa, tutti quelli "slavi" che finiscono in "ich" sono veneti o italiani; come Le piace di più, anche se veneto è veneto per i principi di identità, di non contraddizione e del terzo escluso).

Spiace, dunque, che, assieme a tante notizie interessanti e corrette, Lei ammannisca dati non corretti come fossero verità rivelata. Che la marina austriaca fosse composta in maggioranza di slavi, austriaci e ungheresi (tutti, peraltro, popoli non marinari) è una Sua invenzione. E siccome la Storia va guardata anche con il buon senso, è chiaro e limpido il significato dell'erezione di uno dei monumenti alla vittoria di Lissa proprio nella venetissima Pola!!!!

Che molti degli ordini fossero in veneto è un dato certo! Secondo Lei, erano sufficienti 18 anni (dal 1848) per mutare una tradizione marinara millenaria di lingua franca, ovvero il veneto-dalmata parlato anche dagli slavi?

Sì. Anche se non Le piace, il Veneto fu, se non regalato all'Italia, assegnato alla stessa, ad onta delle pesanti, indiscusse e decisive sconfitte militari, grazie alle intuizioni diplomatiche di Cavour.

Il Plebiscito. "E' la geopolitica bellezza"? Bello come slogan da giornale scandalistico! Perché allora negarlo all'annessione hitleriana dell'Austria del 1938 ed al successivo plebiscito perfettamente sovrapponibile a quello italiano del 1866 persino nel quesito e nei risultati?

Tutto ciò non significa affatto che i Veneti amassero l'Austria. Del resto, Beggiato non dice affatto questo. Significa però che non ardevano nemmeno per l'Italia. I poveri Bandiera e Moro (non sarà mica per quel nome che Lei si spende tanto?) erano intellettuali isolati, estremisti politici, fanatici. Coloro che negli anni '50 e '60 dell '800 saranno chiamati gli "italianissimi" erano e resteranno sino alla fine i classici "quattro gatti". Nessuna sollevazione, nessuna esultanza, nessuna partecipazione di massa. Le manifestazioni all'ingresso di Vittorio Emanuele II (II di che?) non sono difformi da quelle che, purtroppo per noi veneziani, furono organizzate all'ingresso di ogni invasore: da Napoleone I a Francesco I, a Francesco Giuseppe!!!!

E dai Moro! La Sua non è la verità, ma nulla più di una tesi spudoratamente di parte e condita di cenni storici alcuni veri, altri no. Il libro finanziato dalla Regione non contiene alcuna invenzione. I dati storici sono tutti documentati. Ciò che non Le piace è la loro interpretazione. Tratti con onore e non con sprezzo chi non la pensa come Lei.

Con stima

Renzo Fogliata

Nota di Redazione:
Federico Moro non è ‘’affabulatore’’ in area Pd ma è ‘’proprio’’ del Pd, autore tra l’altro del ‘’programma strategico’’ metropolitano …

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