PAPA' FRANCESCO E LA RELIGIONE UNIVERSALE CARA AI MASSONI.


 
di Jean-Pierre Snyers
Pubblicata sul sito dell'Autore

Buongiorno Papa Francesco,
con tutto il rispetto che ho per Lei, ma non per un buon numero delle sue idee, Le scrivo per dirLe che sono prossimo a lasciare la sua Chiesa. Non avrei mai pensato che un papa potesse indurmi a considerare una tale rottura, ma Lei è riuscito in questa prodezza.

Da dopo la sua elezione, che Lei deve in gran parte all’oscuro gruppo San Gallo, io L’ho osservata. Per lungo tempo Le ho lasciato il beneficio del dubbio. Ma oggi, Santo Padre, io non posso più riconoscere in Lei Colui che rappresenta.
Comparando i suoi discorsi con ciò che è riportato nella Scrittura dagli Apostoli, posso solo constatare che Lei non presenta più il Vangelo descritto da essi. Un esempio: Lei parla DELLE vere religioni, le cui fondamenta (dottrine) poggiano secondo Lei sulla capacità dell’uomo di trascendere se stesso verso l’assoluto. Dicendo questo, Lei lascia chiaramente intendere che la Verità è plurale. Ebbene, mi è impossibile sottoscrivere una tale affermazione senza rinnegare puramente e semplicemente che Cristo è, come dice Lui stesso, LA Verità e la sola via che conduce al Padre e alla vita eterna.

Crede Lei, come San Paolo, che il cuore del Vangelo è che Gesù è morto e risorto per salvarci dal peccato e dalla dannazione eterna e che, di conseguenza la nostra salvezza è solo in Lui?
Crede Lei, come San Paolo, che per colui che annuncerà tutt’altro è anatema (Galati, 1, 7-9)?
E’ fedele, Lei, all’appello del nostro Redentore che ci esorta, non a dialogare allo scopo di costruire una religione mondiale, ma a cercare di convertire coloro che non Lo conoscono o che Lo rifiutano?
A sentire le sue dichiarazioni sincretiste e relativiste e a osservare le sue azioni, per me la risposta è no.

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