LA DOGARESSA A LEZIONE DI UMILTA': RICORDATE CHE TE GA DA MORIR ANCA TI !

l'incoronazione della Morosini Grimani il passaggio in piazza San Marco
La cerimonia di insediamento del Doge credo avesse pochi eguali in Europa, per pompa e sfarzo esibiti. Gli onori che si tributavano alla sua persona, e a quella della sua compagna, al momento dell'insediamento, avevano però dei risvolti macabri, che servivano a far ricordare che non erano loro due, gli onorati, ma l'istituzione che rappresentavano.

Sbarcata al molo di San Marco in vesti suntuosissime, tanto che all'incoronazione della Morosina Morosini, nel 1597,  i Pregadi avevano manifestato perplessità per il dispendio di risorse del patriziato, nella cappella marciana si intonava il TE DEUM e la Dogaressa si accomodava sul trono. 

Il Cancellier Grando le presentava le "promissioni", alla pari del Doge, e dopo il giuramento entrava in Palazzo Ducale: le delegazioni delle Arti e Mestieri le averebbero offerto ricchi rinfreschi e Lei avrebbe risposto alle offerte "Mercé, no se sentimo". 
......E proseguiva verso la sala del Piovego, dove si svolgeva la parte meno piacevole della cerimonia, un memento mori del quale la Dogaressa avrebbe fatto volentieri a meno. 

lo sbarco al molo della Morosina Morosini Grimani
Un dignitario si rivolgeva a Lei, seduta nella sua pompa, nelle sue vesti intessute d'oro, con la testa sormontata da un piccolo corno dogale e le diceva:
"Vostra Serenità, siccome viva è venuta qui a prendere possesso del palazzo, così vi faccio intendere a sapere che quando sarete morta, vi saranno cavate le cervella, gli occhi et le budelle, et sarete in questo luogo medesimo dove per tre giorni dovrete stare aventi che siate sepolta".

Al che la Dogaressa rispondeva: "In bonora siamo contente di quello che dite, quando piacerà alla maestà di Dio".

la dogaressa Morosina Morosini Grimani
La stessa procedura, la stessa lezione di umiltà, di richiamo al senso di caducità delle cose terrene era stata fornita anche al Doge. Questo ci riporta Alvise Zorzi nel suo libro "Lo splendore dei Dogi" riedito dal Gazzettino. 

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