VENEZIA: E' FESTA GRANDE:RITORNA L'EROE DI LEPANTO, SEBASTIANO VENIER

Mentre in un museo veneziano occultano la bandiera dell'ammiraglia turca, per non offendere i mussulmani in visita (immaginiamo con gioia papalina francescana) noi ricordiamo invece la battaglia che fermò l'islam.  Come veneti, europei, occidentali, come cristiani (non possiamo non dirci cristiani) ne siamo orgogliosi.

Dal testo di Francesco Zanotto

"Entrava quindi nel porto del Lido il Veniero con la sua capitana parata a festa, ed incontrava nel luogo accennato sulle lor barche i cinquanta Senatori, i quali scortavanlo fino alla Piazzetta, ove smontato, veniva accolto dai Patrizii, fra le acclamazioni giulive del numeroso popolo, nel mentre lo precedevano le turche spoglie, e le conquistate bandiere, e le armi, ed i prigioni quasi a modo di trionfo. Egli vestito con le assise proprie de' generali supremi, col manto fermato agli omeri con fibbie d'oro, augusto in volto, procedeva maestoso ... "
il ritorno
Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

La straordinaria vittoria conseguita sui turchi dalle navi cristiane a Lepanto, aveva nel comandante veneziano Sebastiano Venier il suo principale regista giustamente festeggiato al suo rientro in patria

La battaglia di Lepanto si era chiusa con una schiacciante vittoria della navi cristiane.
Malgrado l'atteggiamento alquanto irresponsabile del comandante Doria che rischiò all'ultimo minuto di compromettere l'esito finale dello scontro, alla fine della storica giornata don Giovanni d'Austria e tutti gli altri che avevano contribuito alla vittoria, potevano esultare dalla gioia.

Le perdite materiali non furono eccessive. Si parla di 13 navi perse contro le 113 affondate dei turchi e 117 catturate. Diversamente, purtroppo, i conti delle perdite umane furono altissimi da entrambe le parti. Del resto lo scontro si era risolto prevalentemente con dei durissimi corpo a corpo, ma anche in questo campo le 15.000 vittime cristiane non furono niente (si fa per dire!) rispetto alle 30.000 del nemico alle quali si aggiungevano 8.000 prigionieri.
Ad accrescere l'entità della vittoria dei cristiani si aggiunse infine uno straordinario bottino. Solo nella nave di Alì infatti, vennero ritrovati ben 150.000 zecchini d'oro! I turchi evidentemente si ritenevano sicuri della vittoria.

Ma un' altra piacevole sorpresa si realizzò quel giorno, ovvero la liberazione di ben 15.000 schiavi cristiani utilizzati quale forza motrice nelle galee turche. Anche per loro, sicuramente, quel giorno diventò immemorabile, un giorno di grande gioia che arrivava dopo lunghi anni di incontrastate conquiste turche, dopo lunghi anni di divisioni interne alla cristianità che questa volta aveva dimostrato tutta la sua capacità offensiva, unita nel comune scopo. L'abilità di comando e militare di don Giovanni d'Austria aveva fatto il resto.
Il 18 ottobre del 1571 Giuffredo (Gionfré) Giustinian con la galea dal significativo nome di "Angelo", portò così finalmente notizia a Venezia della vittoria.

Venezia era sicuramente lo stato, fra Spagna e papato, che aveva maggiormente sofferto e pagato per l'avanzata turca e per l'inerzia degli stati europei. Il ricordo della terribile fine del Bragadin che certamente poteva essere evitata se solo le navi della Sacra Lega si fossero riunite e mosse pochi mesi prima, era ancora troppo forte e recente perchè il sapore della notizia di Lepanto non assumesse anche il sapore di una giusta vendetta.

E così la città esplose in un impeto di gioia incontrollata e le calli, le piazze, i canali, si riempirono presto di gente festante. A memoria dell'insperata vittoria, molte furono le iniziative intraprese da parte del senato. Il portale del Gambello all'Arsenale si trasformò in monumento mentre ogni 7 ottobre da quell'anno fino alla caduta della repubblica venne festeggiato con una processione del doge fino alla Chiesa di S. Giustina nel cui giorno, il 7 ottobre, appunto, era avvenuta la vittoriosa battaglia che venne anche rappresentata in due diverse opere pittoriche, di cui una del Veronese nella sala del Collegio.

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