LA VITA DEL "VENETO FANTE"

Di "Ecce Leo"
Nella fortezza di Palmanava il rullo dei tamburi aveva inizio poco prima dell'aurora, all' apparire della luce riflessa dal pianeta venere, detto anche diana, da qui l'espressione " battere la diana".
subito il nostro fante doveva balzare in piedi, e ringraziato il Signore Iddio con cui tutti noi abbiamo un debito. quindi si doveva lavare, pettinare, mettere le scarpe, indossare la divisa, sistemare la "crovata" e il cappello, il tutto cosi bene come dovesse andare in parata.
il manuale del maresciallo Shulenburg specificava inoltre i seguenti ordini: "se le velade, braghesse, calze o ogni altra robba fosse scucita, o rotta saranno in debito d'agiustarla con la maggior acuratezza possibile, onde un soldato per propria incuria mai si veda lacero in parte alcuna".
ogni settimana si faranno la barba, si muteranno la camisiola, terranno le loro armi nette e agiustate cosi pure le loro incrociature.
granatier, una compagnia era aggregata per ogni reggimento
custodiranno le loro munizioni, e quelli che le venderanno, saranno irremissibilmente castigati cosi pure quelli che venderanno le armi, il vestiario, le incrociature e le cartelle. lo stesso per quelli che dovessero rubare nel quartieron, per un valore superiore ad una gazzetta.
il veneto soldato all'ora delle Cherche, si dovra' trovare nel quarterion con una raccomandazione... non dovranno sortire dal quartiere pena il passaggio sotto le bacchette, meglio conosciute come forche caudine (una punizione esemplare ed umiliante eseguita con un passaggio tra due ali di soldati che con una bacchetta colpiscano la schiena nuda del soldato da punire).
ogni giorno all'ora terza il soldato si presenterà dai suoi uffiziali per con la sua bisaccia "ande passano passar visita alle loro robbe".
Colonnel, comandante di Rgt
Fuori servizio il nostro fante non dovrà mai fare alcuna cosa indegna come andare per bordelli o facchinare, ne si poteva ubriacare, ne giocare o con i galeotti o le persone indegne pena sempre le bacchette.
nelle ore libere se voleva girare per la città doveva sempre in uniforme e portare la baionetta.
infine le ultime raccomandazioni...
nello stare sotto le armi non poteva fumare ne parlare ma fare il suo dovere con onore, zelo e fedeltà. non poteva togliersi mai il berretto per chi che sia se non quando doveva fare "ginocchio a terra" per il passaggio del santissimo sacramento...
doveva rispettere le bandiere e sacrificare a sua vita piuttosto che abbandonarle in cimento.
infine ... "quei soldati che commettessero atti di viltà, cagionassero confusione, fuggissero davanti l'inemico, si faranno passare per le armi o si puniranno con la pena di morte, i disertori saranno trattati come infami e soggetti alla pena di morte".
che vi posso dire.... arruolatevi negli schiavoni ... erano i piu' indisciplinati...

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