1489, NASCONO LE POSTE VENETE, ESEMPIO DI EFFICIENZA

I "corieri" impiegati della Compagnia Postale, erano attivi in realtà dal 1160 e solamente nel 1775 la direzione venne assunta direttamente dalla Repubblica. 

Questi "postini" erano riuniti in una "scuola", il mestiere era esercitato da quaranta persone che recapitavano la posta in città come Bruges, Londra, Genova, Barcellona, Valenza. 

Il 4 febbraio 1541 i mercanti di Rialto si lamentavano preso i Provveditori de Comun perchè le lettere per Roma impiegavano 20 giorni per giungere a destinazione. Nell'occasione veniva istituito un servizio settimanale e si precisava che tutte le lettere dovessero essere consegnte nei rispettivi uffici di Venezia e Roma.

Dal pagamento, fissato in base al peso, erano esentate le missive di carattere diplomatico, inerenti ai rapporti con la Santa Sede.

La scuola vantava un altare nella chiesa dogale si San Giovanni Elemosinario, sormontato da una pala con una tela di Domenico Tintoretto, con i Santi S. Caterina, San Sebastiano e San Rocco. 

Il servizio postale, era appannaggio dei "cavallanti" bergamaschi, i quali riuscivano a distribuire i loro dispacci urgenti, da Venezia a alla periferia delle Stato da Tera, e viceversa, nel tempo massimo di tre giorni.
Un piccolo saggio di Paolo Borsetto ne delinea il loro impiego. 

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