OSTIALA GALLIENA, UNA DONNA VENETA CHE RESISTE ALLA ROMANIZZAZIONE DEI COSTUMI


Questa stele funeraria, rinvenuta a Padova, non ricordo bene se nella zona dove poi sorgerà la Basilica di Santa Giustina (zona cimiteriale monumentale fino all'epoca della romanizzazione) o durante la sistemazione di Corso del Popolo, risale al primo secolo dopo Cristo.
Mostra una nobile veneta che parte probabilmente per l'ultimo viaggio, accompagnata dal marito in toga romana. Anche l'auriga veste ormai alla romana. Ma lei, di stirpe nobile locale, orgogliosa delle sue tradizioni e del suo popolo, veste abiti tradizionali veneti. Che sia una veneta, ce lo dice il nome. OSTIALA GALLIENA: non è certamente un nome latino, ma venetico.
Questo è un documento importante, che testimonia la presenza di una identità peculiare persistente, e che riemergerà pienamente con la caduta dell'impero. Per cui furono VENETI i fondatori di Venezia, che si chiamò appunto così e non.. Romania.  Veneti fondatori di Venezia, consapevoli di esser tali, pur grati, sempre dell'apporto romano.
Lo ribadisco, perché qualche buontempone batte a volte sul chiodo che i veneti erano spariti (come dire che erano spariti i Siculi, i Liguri, gli Umbri e tanti altri, che invece continuarono la loro storia particolare,dietro la patina della romanizzazione.
Così del resto concludeva la storia dei paleo veneti, la mostra recente dedicata ai Venetkens. E cioè che arrivati i Romani, si era chiusa la serranda sulla tradizione dei Veneti.
E' una tesi ridicola frutto della atmosfera di nazionalismo forsennato, diffusa durante l'Ottocento in epoca risorgimentale, Roma, fondatrice della stirpe italica, e poi basta. Come ancora insegna la premiata ditta Angela dai canali di Mamma Rai.

Commenti

  1. Come sempre puntuale e "moderato".
    Complimenti Millo.

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  2. Trovo giusto e ragionevole che sia avvenuto come dici Milo.

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  3. Tito Livio a Roma veniva appellato provinciale e patavino. Giusto, ingiusto o altro? Fatto sta che la premiata ditta Angela di mamma RAI, non è sprovveduta né provinciale soprattutto con Alberto, che è un naturalista con solida specializzazione in paleontologia umana con ricerche in area africana che conosco. La difesa e rivalutazione dei popoli piromani se da una parte mancava, dall"altra si richia di incentivare un campanilismo più tipico dei rappresentanti di saperi umanistici. In Veneto questo ultimi sono basilari per i politicanti di bassa lega e non solo per un territorialismo più tipico dei mammiferi meno evoluti dell'Homo sapiens!

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