IL CAVALLO DEI VENETI, COSA SIMBOLEGGIAVA

Di Edoardo Rubini

I migliori cavalieri dell'antichità furono proprio i Veneti antichi. 
I Veneti antichi hanno invece origini comuni con gli Slavi Occidentali. 
Per loro il cavallo era una presenza sacra: come simbolo questo animale 
accompagnava il defunto dell'Aldilà, tirando il carro della morte. 

Addirittura, in certe sepolture il cavallo accompagna il suo padrone. 
Il cavallo è l'animale sacro (come simbolo, ma non come feticcio) più 
riprodotto, assieme all'anatra. 

Credo che il cavallo sia un retaggio indoeuropeo e patriarcale, mentre 
l'anatra potrebbe essere un retaggio pre-indoeuropeo e matriarcale; 
fatto si è che sono quasi "marchi di fabbrica" dei Veneti antichi. 
Ti mostro un cavaliere venetico meraviglioso: 


Essendo stato trovato in val di Non, ora custodito al Museo Retico di Sanzeno 
vicino a Merano, questo reperto (con tanto di iscrizione venetica) è attribuito 
ai Reti, una stirpe venetica che viveva tra il Trentino e l'Austria: l'antica Retia, 
appunto. 

I Reti, Veneti, erano religiosi e attaccatissimi ai loro dei, tanto che uccisero 
un missionario cattolico che voleva evangelizzarli. 
Pare che San Vigilio sia divenuto martire perché distrusse la statua pagana 
di un dio sincretizzato in Saturno, scatenando l’ira degli abitanti della val Rendena. 
Insomma, fu uno dei pochissimi santi (forse l'unico) martirizzati da non Romani 
nelle Venezie. 

Beh, abbiamo fatto una piccola incursione nei culti antichi partendo dal cavallo, 
in effetti è un elemento culturale importantissimo.

Commenti

Posta un commento