NECROPOLI VENETICA A PIAN DELLA GNELA (agnella, lingua veneta), PIEVE DI ALPAGO (bl)

Si tratta, per l’Alpago e la nostra provincia e non solo di un importante luogo dei morti dove, tanto per fare qualche esempio, nell’agosto del 2002 è stata portata alla luce una situla bronzea istoriata risalente al VI-V sec. a.C., dopo oltre un secolo dall’ultimo rinvenimento, di oggetti di questo tipo, nell’area posta tra il Po e il medio Danubio, Bologna e la Slovenia.

Un autentico capolavoro considerato un unicum di quest’arte per le scene erotiche e quella di parto. A riguardo raccomando la lettura: http://www.discutiamolascienza.org/wp-content/uploads/2013/08/SITULALPAGOA5.pdf 

Proseguendo, va aggiunto come, nelle campagne di scavo degli anni successivi vennero in luce la tomba n.10, detta della tessitrice, figura preminente di quel tempo, che conteneva decine di reperti d’ambra e di bronzo e diverse altre sepolture che hanno evidenziato l’inspiegabile stato di benessere, per le conoscenze e studi sin qui condotti, di questa popolazione che viveva in luoghi da noi ritenuti oggi inospitali.

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