GLI UMILI ZATTIERI DEL PIAVE IMMOLATISI PER LA DIFESA DI TREVISO

La storia della Repubblica marciana è disseminata di episodi simili a questo, testimonianze scritte col sangue di Eroi illustri o sconosciuti di Fedeltà e Amore verso il Leone, per la Libertà che esso garantiva ad ogni nazione.  Oggi citiamo il sacrificio degli "zattieri" (conducenti di zattere) del Piave, in occasione del terribile assedio di Treviso di Treviso da parte di Massimiliano d'Austria nell'ottobre del 1511.

 I Trevigiani si prepararono alla battaglia nonostante che il governo Veneto avesse dato l’autorizzazione alle varie città del Stato de Terra di arrendersi al nemico. Il popolo di Treviso da sempre fedele al governo Veneto bloccò il podestà Gerolamo Marino che stava per abbandonare la città per recarsi a Venezia.
Il Senato Veneziano decise così di fortificare Treviso per affrontare l’urto finale della Lega nominando Fra Giocondo da Verona progettista delle difese della città. Successivamente il tempo il progetto passò in mano al Bartolomeo D’Aviano, già comandante dell’Esercito Veneto (vedi epigrafe in porta Santi XL Treviso) visto che il Frate tardava nel compire la sua opera.

L’esercito della Lega incombeva nelle pianure trevigiane, dopo aver abbandonato la conquista della città di Padova, Francesi e Austriaci si riunivano in un unico comando affidato a Chambanèes de la Palisse. Tra il 7 e 15 Ottobre 1511 si ebbe l’attacco decisivo contro la città che si concluse con un nulla di fatto. 
truppa veneziana di fine '700 (Veneto Real)
Treviso fu salva grazie a vari atti di eroismo del popolo Veneto non ultimo quello che vide protagonisti gli Zattieri della Piave, i quali costretti loro malgrado a trasportare le truppe e armamenti agli Austriaci che approntavano l’assedio di Treviso, si auto affondarono in una curva del fiume nel Versante del Montello assieme al nemico. L’atto di eroismo fu premiato dalla Serenissima con il dono di una medaglia d’oro “con l’impronta di San Marco” ai famigliari e orfani dei defunti e il riconoscimento di alcune terre. L’orgoglio Veneto nel Trevigiano fece da scudo alla capitale Venezia e per questo il Maggior Consiglio nello stesso secolo donò ai Trevigiani un Leone di San Marco ubicato nella zona del portello con su scritto: SAN MARCO CONSERVA LA CITTA’ A TE DEDICATA.

materiale storico raccolto da Luigi Ceccon

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