El Sior Rioba, Sandi e Afani . Tre imbroglioni sistemati.

di Simonetta Dondi dell'Orologio

Campo dei Mori, situato nel sestiere di Cannaregio. In questa zona sorge la Chiesa della Madonna dell’Orto, vicino alla quale si erge Palazzo Mastelli del Cammello.

Il nome “del Cammello” deriva da un bassorilievo collocato sulla facciata principale dell’edificio, raffigurante un mercante in abiti di foggia orientale che tiene per i finimenti il possente animale.
Incastonate sul basamento degli edifici adiacenti appaiono quattro statue raffiguranti i Mori.
Il più famoso, il signor Antonio Rioba o semplicemente Sior Rioba. Nel 1200 i tre fratelli Rioba, Sandi, Afani (i nomi sono incisi sulle statue stesse) e il loro servitore, fuggiti dalla Grecia, giunsero a Venezia. Qui iniziarono un commercio di stoffe fruttuoso quanto disonesto.
Un giorno la vedova di un mercante di seta si presentò al loro negozio in cerca di aiuto. La sfortunata si affidava al buon cuore dei tre: era sempre stato suo marito a occuparsi dell’acquisto delle stoffe e lei non era certo un’esperta.
Ai bricconi non parve vero! Una cliente così ingenua e pronta a farsi spennare.
L’imbroglione sancì la propria condanna. La donna, che era in realtà Santa Maria Maddalena, pagò il prezzo richiesto. Vi ringrazio, messeri. Che l’Altissimo abbia per voi lo stesso riguardo che voi avete avuto per me.
E in un attimo i tre e il loro servitore, tacito senziente alla truffa, si trasformarono in statue. Con il passare degli anni la popolarità del Sior Rioba (in veneziano significa: ruba) è cresciuta moltissimo a Venezia, tanto da renderlo un personaggio noto e amato.
Durante il periodo di massimo fulgore della Serenissima venne usato per affiggere anonimi biglietti satirici contro il potere costituito.
Nell’Ottocento Rioba perse il naso, rimpiazzato con l’attuale di ferro,  si dice che toccarlo porti fortuna.

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